E´ morto Umberto Lenzi. Il regista, che aveva 86 anni, era un maestro dei film di genere anni ´70 e aveva spaziato dalle pellicola d´avventura, all´horror, ai cosiddetti polizziotteschi e al giallo, inventando un sotto-genere, quello del ´giallo erotico italiano´.
Sua la regia di poliziotteschi diventati cult, come ´Milano odia: la polizia non può sparare´, ´Roma a mano armata´ e Napoli violenta´ e di horror quali ´Un posto ideale per uccidere´, 'Spasmo' e ´Sette orchidee macchiate di rosso´.
Lenzi era stato poi l´inventore del popolare personaggio de Er Monnezza, interpretato con la sua regia da Tomas Milian in ´Il trucido e lo sbirro´ e ne ´La banda del gobbo´.
Lenzi aveva alle spalle una carriera composta da più di cinquanta pellicole e altrettante sceneggiature e aveva tra i suoi più grandi ammiratori Quentin Tarantino, che si è ispirato a lui in molte occasioni.
Il regista e sceneggiatore era anche passato da qualche anno alla scrittura di romanzi, realizzando diversi libri di genere noir ambientati nel mondo del cinema italiano degli anni ´40 - ´50, e che hanno come protagonista l´investigatore privato Bruno Astolfi.
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