Si è conclusa la settima edizione del Festival Internazionale
del Film di Roma, prima sotto la direzione di Marco Muller. I premi assegnati hanno riservato delle
sorprese. Il Marc'Aurelio d'Oro è andato a "Marfa Girl" di Larry Clark, crudo ritratto della
moderna gioventù americana ambientato nella cittadina di Marfa, in Texas.
Il Regista
statunitense Larry Clark è con questo film alla sua ottava opera. Il suo esordio è avvenuto con
'Kids' del 1995. Clark ha affrontato spesso in passato il tema dell'adolescenza e dei problemi
connessi sia con 'Kids', ma anche con 'Un altro giorno in paradiso' del 1998, con 'Bully' del 2001 e
con 'Ken Park' dell'anno successivo. I suoi film hanno sempre provocato scandalo e sono entrati
costantemente nel mirino della censura dei benpensanti.
Tra gli altri premi, senza dubbio i
più inaspettati sono quelli andati a "E la chiamano estate" di Paolo Franchi per la migliore
regia e per la protagonista dello stesso film Isabella Ferrari, migliore attrice. La pellicola era
stata ampiamente fischiata in sala e criticata duramente da stampa e pubblico. Fischi anche nel
corso della premiazione. Evidentemente però la giuria presieduta da Jeff Nichols ha apprezzato.
Occorrerà attendere l'uscita nelle sale per un giudizio definitivo.
Il Premio speciale della
Giuria è andato invece ad "Alì ha gli occhi azzurri" di Claudio Giovannesi, mentre quello per la
migliore interpretazione maschile a Jérémie Elkaïm per 'Main dans la main'. Marilyne Fontaine ha
vinto il premio per il giovane attore o attrice emergente con 'Un enfant de toi'. Il
Premio del pubblico è invece stato conquistato da "The Motel Life" di Gabriel e Alan
Polsky.
La lista completa dei premi, a questo indirizzo.