Nadezhda Tolokonnikova, una delle tre componenti delle Pussy
Riot condannate nel 2012 per aver inscenato una protesta anti governativa nella cattedrale di Cristo
Salvatore nella capitale russa, rimarrà dietro le sbarre. La domanda di scarcerazione dei suoi
legali è infatti stata respinta.
I difensori della musicista 23enne, avevano richiesto che la
loro assistita fosse scarcerata per potersi prendere cura della sua bambina di cinque anni, ma la
Corte russa ha respinto la richiesta in quanto ritiene che la musicista non sia pentita del suo
atto.
Yekaterina Samutsevich, altra componente delle Pussy Riot, aveva invece ottenuto
una sospensione della pena in appello, mentre Maria Alyokhina, terza componente del gruppo è
ancora in colonia penale, dopo che anche a lei era stata respinta lo scorso gennaio un'analoga domanda di sospensione.