I produttori del film di Quentin Tarantino 'Django
Unchained', in seguito alla strage di Newtown, hanno deciso di annullare la premier del
film che avrebbe dovuto svolgersi stasera all'Academy of Motion Picture Arts and Sciences di Los
Angeles.
'I nostri pensieri vanno alle famiglie colpite dalla tragedia di Newtown e in questo
momento di lutto abbiamo decido di soprassedere all’evento. Si terrà però uno screening privato per
il cast e la squadra che ha prodotto il film e per i famigliari e gli amici' hanno fatto sapere in
un comunicato.
L'annullamento della premiere di 'Django Unchained' ha aperto una inevitabile
discussione intorno alla responsabilità che la violenza all'interno dei film può avere quando si
verificano fatti del genere: 'La violenza è responsabilità di chi la commette' secondo Tarantino,
mentre per il protagonista Jamie Foxx è impossibile dire 'che la violenza nei film non
abbia una sorta di influenza, perché la ha'.
Nell'ambito specifico, quello statunitense, una
parte di responsabilità di questi fatti si deve indubbiamente alla facilità nel reperimento delle
armi, che però secondo Samuel Lee Jackson non deve negare 'Il diritto inalienabile di ogni
americano a possedere un'arma'.
Di parere contrario Christoph Waltz, che dichiara: 'Non
capisco come mai in America non si applichino restrizioni per il possesso delle armi da fuoco. In
Europa mi pare che funzioni abbastanza bene. Se tutti possono avere una pistola è naturale che
accadano queste cose'.
Waltz difende poi l'opera di Tarantino e il suo modo di trattare la
violenza: 'Nei film di Quentin il sangue è più rosso di quello vero e per quanto ci sia un’estetica
della violenza, non la glorifica ma la rende terrificante'.