Giorni fa vi avevamo
raccontato di come la Fender, società produttrice delle chitarre utilizzate dai più grandi
musicisti della storia avesse intenzione di promuovere un'offerta pubblica, allo scopo di arrivare
alla quotazione a Wall Street.
L'azienda prevedeva di rastrellare più di 160 milioni di
dollari, piazzando le azioni a un valore tra i 13 e i 15 dollari. Ebbene, la Fender Musical
Instrument ci ha ripensato. Motivo? Troppo rischioso in un momento di crisi profonda. In pratica
l'operazione è stata valutata negativamente a causa delle montagne russe dei mercati finanziari e
della crisi che si sta abbattendo sull'Europa mettendo a rischio la moneta unica.
Tutto come
prima: la Fender ritorna a essere semplicemente uno straordinario strumento musicale e non una voce
di listino in borsa. Tutto sommato, a essere sinceri, non è che il fatto ci rattristi
particolarmente.