Si è appena conclusa la cerimonia di premiazione del 69esimo
Festival del Cinema di Venezia condotta in modo impeccabile da Kasia Smutniak. Il Leone d'Oro è
andato a "Pietà", film diretto dal regista sudcoreano Kim Ki-duk.
La trama della pellicola
racconta la storia di Kang-do (Lee Jung-jin), un giovane senza scrupoli che riscuote crediti per uno
strozzino. A un tratto però irrompe inattesa nella sua vita una donna che sostiene di essere sua
madre: "Dedico questo film a tutta l'umanità, perché stiamo vivendo un momento di crisi profonda
dovuta al capitalismo" ha dichiarato Ki-Duk. Il film sarà nelle sale a partire dal 14
settembre.
Nonostante il lavoro di Ki-duk trovi unanime accordo sul fatto che sia decisamente
meritevole del premio, certo c'è delusione per gli italiani. Gli unici riconoscimenti al cinema
nostrano sono andati alla giovane promessa Fabrizio Falco che ha vinto il Premio Mastroianni, ed a
'E' stato il figlio' di Daniele Ciprì, che ha vinto il premio per il miglior contributo tecnico.
Marco Bellocchio rimane a bocca asciutta per i premi più importanti e senza dubbio dispiace, vista
la qualità del suo film "Bella Addormentata".
Il Leone d'Argento per la miglior regia è
invece andato a "The Master" di Paul Thomas Anderson, che ha vinto anche la Coppa Volpi a pari
merito per Philip Seymour Hoffman e Joaquin Phoenix. Il premio per la migliore attrice è andato a
Hadas Yaron, interprete di "Fill the void" della regista israeliana Rama Burshtein. Infine, il
Premio speciale della giuria a "Paradise: Faith" di Ulrich Seidl, che aveva fatto scalpore dopo la
proiezione per la scena dove avviene una masturbazione con un crocifisso.
L'elenco di tutti i
premi è visibile sul sito ufficiale del Festival, a questo indirizzo:
http://www.labiennale.org/it/cinema/news/08-09.html